IL FRATELLO MINORE. Fotogiornalismo: virtù e crisi di una professione. Il caso italiano.

Roma – 17/18 novembre 2022

Federazione Nazionale della Stampa

Corso Vittorio Emanuele II, 349

Le due giornate di convegno promosse dalla Fondazione sul giornalismo italiano Paolo Murialdi e l’Associazione per lo studio della fotografia italiana (SISF) vogliono affrontare il tema, oggi molto dibattuto e di grande attualità, sul rapporto tra fotogiornalismo e stampa in Italia, articolando la discussione in tre sezioni tematiche e una tavola rotonda conclusiva.

Partendo dalle origini della crisi del fotogiornalismo italiano, con una panoramica storica e sociale, la discussione si sposta sull’attuale crisi di identità del fotoreporter, sul restringimento degli spazi mediatici destinati al fotoreportage, riflettendo su ciò che è stata la fotografia di reportage e sul suo cambiamento di statuto nel momento in cui è forte l’attrazione del genere da parte del sistema dell’arte.

La seconda sessione si interroga sulla cultura visuale nella stampa italiana e sugli attuali equilibri delle maggiori testate quotidiane e settimanali, dove la fotografia ha assunto un ruolo importante nella comunicazione informativa della ‘notizia’.

L’educazione al linguaggio visivo sembra stare a cuore anche ad alcuni giornalisti che usano la fotografia come spunto per la loro narrazione, tuttavia, spesso rimane un elemento strumentale alla narrazione testuale, rimanendo relegata a oggetto/documento, priva di una sua effettiva valutazione in quanto opera autoriale definita da una propria storia e da un linguaggio specifico che ne definisce la sua natura di indice, icona e simbolo.

La terza parte del convegno si concentra sulla fisionomia della professione del fotoreporter che, dopo la lunga battaglia per il suo riconoscimento professionale come giornalista, vinta nel 1971, sembra oggi aver perso significato. La loro posizione nella produzione editoriale è diventata subalterna, fornitori eterni, freelance senza partecipazione alcuna alla confezione dei media, poichè la fotografia è considerata ancora una materia prima grezza che prende forma e senso solo nel lavoro redazionale, fuori dal controllo e dal contributo di chi l’ha realizzata.

Recenti clamorose sentenze (vedi il caso della nota fotografia di Tony Gentile con il ritratto di Falcone e Borsellino) hanno mostrato che la legislazione sul diritto d’autore della fotografia di cronaca tende a non considerare la fotografia giornalistica ‘opera dell’ingegno’ ma “semplice fotografia”, quindi assai meno protetta dalla normativa sul diritto d’autore, evidenzia l’urgenza di cambiare una legge che non trova più corrispondenza con l’evoluzione del linguaggio fotografico e dei suoi usi. Il linguaggio del fotogiornalismo è mutato nel momento in cui il digitale ha cambiato le regole e il genere fotografico si confronta con nuove forme espressive assumendo a sua volta nuove funzioni sociali. Il formato digitale ha sicuramente cambiato le condizioni del rapporto fra fotogiornalisti e media. Ne ha anche trasformato la natura diventando strumento di potere e di condizionamento sociale?

Programma

I lavori del Convegno sono stati pubblicati sulla pagina Facebook della Fondazione sul giornalismo italiano Paolo Murialdi. Chi non fosse riuscito ad essere presente, chi volesse rivedere qualche intervento, può trovare la registrazione video in tre distinte tornate. Qui la prima, qui la seconda e qui la terza.

Il programma in Pdf può essere scaricato qui

GIOVEDÌ 17 NOVEMBRE

ore 15 – 15,45 Saluti di benvenuto
Giovanni Fiorentino / Presidente Associazione SISF
Marina Macelloni / Presidente Fondazione Paolo Murialdi
Raffaele Lorusso / Segretario Generale FNSI

Intervento introduttivo
Maurizio Molinari / Direttore “La Repubblica”

Sessione 1
ore 16,00 – 18,00
ALLE ORIGINI DI UNA CRISI
Moderatore Monica Maffioli / Vice Presidente SISF
ore 16,00 Il fotogiornalismo in Italia: storia di una professione umiliata
Uliano Lucas/ Fotoreporter
ore 16,30 Professione fotoreporter oggi
Sergio Ramazzotti / Parallelozero
ore 17,00 La fuga degli occhi: i fotoreporter italiani “espatriati”
Pietro Paolini / Terra Project
ore 17,30 L’artificazione del fotogiornalismo: sirene e rischi
Francesco Faeta / Docente di Antropologia visuale, Università “La Sapienza”
ore 18,00 Il fotogiornalismo in mostra
Roberta Valtorta / Critico e storico della fotografia

Discussione

VENERDÌ 18 NOVEMBRE

Sessione 2
ore 10,00 – 13,00
LA CULTURA VISUALE DELLA STAMPA ITALIANA
Moderatore Giampiero Spirito / Giornalista e membro CdA Fondazione Murialdi
ore 10,00 Esiste un linguaggio fotogiornalistico italiano?
Giovanna Calvenzi / Photo editor
ore 10,30 Gli spazi per la fotografia nei giornali italiani: la visione dei giornalisti e dei direttori
Bruno Manfellotto / Editorialista “L’Espresso”

ore 11,00 Coffee break

ore 11,15 La fotografia in redazione: decorazione o contenuto?
Renata Ferri / Caporedattore photo editor “Io Donna” del “Corriere della Sera”
ore 11,45 Il caso Tony Gentile: proprietà e diritti d’autore dell’immagine fotogiornalistica
Tony Gentile / Fotoreporter
Massimo Stefanutti / Avvocato esperto in diritto d’autore

Discussione
Pausa pranzo

Sessione 3
ore 14,30 – 16,00
IL DIGITALE CAMBIA LE REGOLE

Moderatore Alberto Marinelli / Direttore Dipartimento CORIS, Università “La Sapienza”
ore 14,30 Digitale: una rivoluzione vera o un pretesto?
Giovanni Fiorentino / Docente di Teorie e Tecniche dei media, Università della Tuscia
ore 15,00 Il fotogiornalismo sui social: una alternativa o un rifugio?
Filippo Ceccarelli / Giornalista e scrittore
ore 15,30 Fotografia come possibile strumento di controllo sociale
Enrico Menduni / Docente di Storia dei Media, “Universitas Mercatorum”

Tavola rotonda conclusiva
ore 16,00 – 18,30
Moderatore Michele Smargiassi / Giornalista
Lirio Abbate / Direttore “L’Espresso”
Monica Bulaj / Fotoreporter
Alessandra Costante / Giornalista e Vicesegretario nazionale Fnsi
Marco Tarquinio / Direttore “Avvenire”
Luigi Tomassini / Docente di Storia della Fotografia, Università di Bologna
Franco Zecchin / Fotoreporter